
Carbon Footprint Road Map: il percorso di Pilot Italia
verso un futuro responsabile
Il cambiamento climatico rappresenta una sfida globale con impatti significativi su persone, aziende e sull’ecosistema da cui dipendiamo.
Pilot Italia è consapevole dell’urgenza di intervenire per prevenire ulteriori conseguenze e si impegna a supportare attivamente, grazie anche alla collaborazione con Innova MCA, gli obiettivi globali: dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere la Carbon Neutrality entro il 2050.
Come primo passo concreto, l’azienda ha intrapreso la misurazione accurata della propria Carbon Footprint, consolidando le basi per azioni mirate e credibili.
Attraverso il Business Carbon Calculator di Normative, fornito dallo SME Climate Hub1, Pilot Italia ha quantificato le proprie emissioni dirette e indirette secondo i tre ambiti stabiliti dal GHG Protocol:
– Scope 1: emissioni dirette generate dalle attività aziendali.
– Scope 2: emissioni indirette derivanti dal consumo di energia.
– Scope 3: emissioni indirette lungo la catena del valore.
Il 2023 è stato scelto come baseline year per monitorare i progressi futuri. Durante questo periodo, le emissioni totali generate dall’azienda hanno raggiunto un totale di 19.100 tonnellate di CO2 equivalente.
Scope 1: Emissioni dirette
Le emissioni dirette derivano dalle attività sotto il controllo diretto di Pilot Italia. Nel 2023, queste emissioni sono state pari a 34,2 tonnellate di CO2eq, rappresentando una quota limitata del totale complessivo.
Scope 2: Emissioni indirette da consumo di energia
Le emissioni indirette legate al consumo di energia elettrica e termica ammontano a 2.220 tonnellate di CO2eq. Queste emissioni riflettono il fabbisogno energetico dell’azienda e la sua dipendenza da fornitori di energia.
Scope 3: Emissioni indirette della catena del valore
La maggior parte delle emissioni di Pilot Italia è riconducibile allo Scope 3, con un totale di circa 16.800 tonnellate di CO2 equivalente.
Questa categoria comprende le emissioni indirette lungo la catena del valore e, in particolare, quelle legate alla categoria “Materiali/Inventario”, che costituiscono l’87% delle emissioni totali e il 96,4% dello Scope 3. In questa categoria rientrano le spese per l’acquisto di carta, cartone, imballaggi e prodotti chimici come vernici e colle, che rappresentano le materie prime principali per le attività produttive dell’azienda.

Pilot Italia ha avviato un percorso molto definito che non solo si traduce nella misurazione, ma anche nell’identificazione di strategie concrete per ridurre l’impatto ambientale, contribuendo così alla creazione di un futuro sostenibile per tutti.
Lo SME Climate HUB è un’iniziativa globale senza scopo di lucro che consente alle piccole e medie imprese di intraprendere azioni a favore del clima e costruire imprese resilienti per il futuro (https://smeclimatehub.org/).
I nostri obiettivi
Dopo un’analisi approfondita delle proprie emissioni e in linea con i target internazionali, Pilot Italia ha delineato una roadmap strategica per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione a breve termine (2026), medio termine (2030) e lungo termine (2050).
Questo piano, sviluppato attraverso una serie di workshop collaborativi che hanno coinvolto i vertici aziendali, si traduce in un insieme di azioni mirate e obiettivi specifici volti a ridurre in modo significativo l’impatto ambientale dell’azienda.

Le nostre azioni
Queste emissioni rappresentano gli ambiti su cui Pilot Italia può intervenire in modo diretto e immediato per ridurne l’impatto. La roadmap definita include una serie di azioni che saranno ulteriormente dettagliate, specificando per ciascuna tempistiche, modalità di attuazione, responsabilità, costi e il quantitativo di gas serra evitato.
Flotta aziendale – Scope 1:
- Riduzione delle emissioni mediante la conversione progressiva della flotta aziendale con mezzi a basse emissioni.
- Installazione di una colonnina di ricarica per supportare veicoli aziendali elettrici o ibridi.
Energia elettrica – Scope 2:
- Acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso Garanzie di Origine per tutti i processi, edifici e siti aziendali.
- Installazione di nuovi impianti per la produzione di energia rinnovabile (FER) con una copertura prevista del 50% dei consumi aziendali.
- Monitoraggio continuo della fornitura e del consumo di energia rinnovabile per garantirne l’efficacia nel tempo.
- Miglioramento dell’efficienza energetica dei processi produttivi e delle macchine, con interventi quali l’installazione di inverter ad alta efficienza energetica (entro il 2025), ottimizzazione dei server e l’adozione di frigoriferi ad alta efficienza.
- Ottimizzazione energetica degli edifici aziendali attraverso sistemi di automazione digitale basati sui dati di monitoraggio dei consumi.
Impegno lungo la catena del valore – Scope 3:
Pilot Italia riconosce la complessità della gestione delle emissioni di Scope 3, che derivano dalle attività indirette lungo la catena del valore. Nonostante la natura di lungo termine degli obiettivi, l’azienda ha già iniziato a intraprendere azioni significative in questo ambito.
A partire dal 2024, è stato introdotto un Codice di Condotta che i principali fornitori devono sottoscrivere e rispettare, al fine di valutare il loro livello di sostenibilità e sensibilizzarli verso pratiche più responsabili. Questo approccio mira a creare un effetto a catena, incentivando comportamenti virtuosi lungo l’intera filiera.
Monitoraggio e miglioramento continuo
Pilot Italia monitorerà periodicamente, su base annuale, i valori assoluti delle emissioni e i progressi nelle diverse categorie (Scope 1, 2 e 3). I risultati ottenuti permetteranno di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi e, se necessario, ridefinire o integrare ulteriori azioni per allinearsi al percorso di sostenibilità tracciato. Questo approccio dinamico garantirà che le strategie aziendali rimangano efficaci e orientate al raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Comunicazione
In un contesto in cui la sostenibilità è sempre più centrale, Pilot Italia ritiene fondamentale condividere i progressi relativi alla riduzione dell’impatto ambientale con gli stakeholder.
La misurazione della carbon footprint, seguendo il framework riconosciuto a livello globale del GHG Protocol, rappresenta uno strumento chiave per monitorare e migliorare le performance in ottica di sostenibilità.
- Trasparenza e credibilità
Comunicare i risultati raggiunti, i metodi utilizzati e gli obiettivi futuri rafforza la trasparenza aziendale.
- Coinvolgimento degli stakeholder
La condivisione dei progressi consente di coinvolgere attivamente gli stakeholder, incoraggiandoli a contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Fornire dati chiari sulla carbon footprint aiuta a sensibilizzare sull’importanza di azioni collettive e sinergiche.
- Allineamento con le aspettative del mercato e della società
La riduzione delle emissioni è una priorità globale. Dimostrare risultati misurabili e conformi agli standard del GHG Protocol posiziona l’azienda come un leader responsabile, capace di rispondere alle crescenti richieste normative e sociali.
- Identificazione di aree di miglioramento
Condividere i dati non è solo una questione di rendicontazione, ma anche un’opportunità per ottenere feedback utili al miglioramento. Stakeholder interni ed esterni possono contribuire con idee e soluzioni per accelerare il percorso di decarbonizzazione.
- Vantaggio competitivo
Aziende trasparenti e proattive nell’affrontare la sostenibilità possono distinguersi sul mercato, attirando clienti e partner che condividono gli stessi valori.